Chiude il Centro Darsena – progetto Fontego: operatori e 30 ospiti dal destino incerto
di Gianfranco Bettin – Presenteremo subito un’interrogazione al sindaco sulla notizia della chiusura annunciata del Centro Darsena – progetto Fontego per l’accoglienza ai rifugiati e ai richiedenti asilo, presente e attivo a Venezia in centro storico da circa vent’anni, una delle esperienze di accoglienza e integrazione al lungo fra le più apprezzate su scala nazionale.
Nato con l’avvio del sistema di accoglienza “diffusa” – l’ex SPRAR (poi SIPROIMI e ora SAI, Sistema di Accoglienza e Integrazione), il più razionale, controllato, ben gestito e insieme umano dei sistemi di accoglienza – il Centro Darsena – progetto Fontego ha nel tempo seguito e accolto almeno 600 persone (30 attualmente), offrendo ospitalità in piccoli nuclei, insegnamento dell’italiano, educazione civica, supporto legale, aiuto all’inserimento lavorativo e tutela sanitaria. In realtà, negli scorsi anni era già stato impoverito di risorse e di personale nonché di posti disponibili.
Ora, a quanto pare, senza dare garanzie per il futuro a operatrici e operatori e ai circa 30 ospiti presenti, l’ente gestore, le Opere Riunite Buon Pastore, e il Comune di Venezia chiudono l’esperienza decidendo di riposizionare altrove gli ospiti.
Interroghiamo il sindaco, dunque, per sapere:
quali siano i motivi di tale improvvisa decisione,
quale sarà la destinazione degli ospiti e di chi tuttora lavora nel Centro Darsena,
come l’amministrazione comunale ritenga di sviluppare il Sistema di Accoglienza e Integrazione a cui da sempre Venezia aderisce contro ogni discriminazione e forma di abbandono.